Compongo il numero di telefono e dall’altra parte una voce squillante mi annuncia che sono in linea con lo STUDIO LEGALE WC & PARTNERS e mi ripete una formula in uso alle centraliniste di certe compagnie di servizi:
– Come posso esserle utile?
A questo punto mi scapperebbe di segnalare un guasto sulla mia linea telefonica ma, per fortuna, il mio telefono funziona e riesco a tenere a freno la mia linguaccia inopportuna e irriverente.
La segretaria mi mette in linea col titolare dell’esercizio al quale mi presento:
– Collega Capacchione, sono l’avvocato Majakovskij, la chiamo per conto della dottoressa V. che ha ricevuto un suo atto di citazione…
– Allora mio giovane Collega Maiacoso…
– Majakowskij, prego.
– Dottoressa V… Dottoressa V… Dottoressa V… Questo nome non mi dice niente.
Si mette la cornetta al petto, come se servisse a non farmi sentire, e con voce da trombone fa rintronare per le stanze del suo studio il nome della segretaria la quale si precipita, apre la porta ed esclama:
– Come posso esserle utile?
Dopo che la segretaria gli ha portato il fascicolo il trombone…, cioè il Capacchione, si ricorda la faccenda:
– Collega Mariarosa…
– Majakovskij!
– Sì, questo è il caso del surdo tornato a sentere (beato a isso!).
– Esattamente, il surdo GUARITO dalla mia assistita, una valente otorino.
– E che c’entra il MOTORINO?
– Motorino? OTORINO! OTORINO!
– Ah, otorino, tu hai detto motorino… Dunque, questa la possiamo definire…
– Sono d’accordo, mettiamoci una pietra sopra e facciamo finta che abbiamo scherzato…
– SCLERATO…? Io non ti consento! Bada bene a quel che dici! Io ti deferisco all’ordine!
– Scherzato, ho detto SCHERZATO, non SCLERATO!
– Tu hai detto…. Lasciamo stare! La dottoressa deve risarcire il mio cliente che a causa sua ha subito danni gravissimi che devono essere risarciti, è chiaro?
– Danni gravissimi? Ma se era sordo ed è stato guarito? Quali danni si subiscono da una guarigione?
– Si è separato dalla moglie! Erano sposati da trent’anni e fin in quando non ci sentiva erano sempre andati d’accordo.
– Non mi pare una causa efficiente.
– DEFICIENTE sarai tu, screanzato che non sei altro!!!
– EFFICIENTE, aggio ditto EFFICIENTE… non DEFICIENTE.
Fatte cura’ pure tu dalla dottoressa V. che altrimenti ce scappa ‘o muorto!!
L’ultima frase, che pur nel contesto ci stava a proposito, non la pronuncio e, prendendo atto dell’insormontabile problema acustico, opto per una formula classica di chiusura:
– Ci vediamo in TRIBUNALE.
– Vottati tu dinto ‘O RINALE!